Da Ingegneria a Pittura – parte 2

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Verso la fine del 2011 iniziai a lavorare come collaboratore esterno in un istituto privato, facevo ripetizioni di matematica e fisica a ragazzi che frequentavano la scuola superiore o l’università.

 

Mi sentivo già inquadrato in un percorso strettamente informatico/scientifico e spesso pensavo che a 22 anni fosse tardi per mettersi a disegnare, ma mi confortava pensare a Van Gogh, che aveva iniziato a dipingere a 27 anni.

 

In quel periodo fui influenzato da Malcolm Gladwell e dal suo libro “Fuoriclasse”, per sapere di cosa parla cercatelo su google, non voglio parlarne in modo grossolano 😀

 

In questo libro viene esposta la teoria delle 10.000 ore:

 

“chiunque, per quanto possa essere negato a fare una determinata cosa, se si esercitasse per 10.000 ore diventerebbe un fuoriclasse in quell’ambito.”

 

Influenzato da questo libro, iniziai a portare sempre con me un quaderno da disegno, dell’occorrente per disegnare, e un raccoglitore con i miei migliori lavori, al fine di dedicare ogni minuto libero al disegno.

 

A volte incrociavo amici per strada e mi chiedevano come andasse con la band o con l’università, rispondevo che ultimamente avevo accantonato la musica per il disegno: a quel punto tiravo fuori il raccoglitore con i miei disegni e che iniziavano a sfogliare con stupore.

 

A lavoro conobbi Licia, insegnante di disegno, alla quale mostrai un po’ imbarazzato i miei lavori, si iniziò a diffondere la voce dell’ingegnere a cui piaceva scarabocchiare.

 

Licia mi prese sotto la sua ala e iniziò a impartirmi delle mini lezioni nei tempi morti a lavoro, a volte di 2 minuti a volte di 30, spiegandomi tecniche, struttura di un disegno, e… tanto altro!

 

Ogni giorno Licia sapeva tirar fuori qualche buon consiglio. La sua disponibilità e gentilezza non conoscevano confini.

 

Un giorno, mi pare fosse l’11/11/11 decisi che avrei sempre cercato di disegnare al meglio delle mie capacità, il più professionalmente possibile, cercando di assimilare più tecniche artistiche.

 

Questa scelta per alcuni può sembrare di poco conto o stupida ma per me fu molto importante.

 

Ripensando al 2011, mi sembra di aver fatto dei passi da gigante con il disegno, ho ottenuto risultati che non avrei mai immaginato.

 

Licia verso metà 2012 mi disse che se volevo veramente migliorare dovevo per forza frequentare un corso, che il confronto con altre persone e con un altro insegnante avrebbe ampliato le mie capacità, oltre a imparare a usare gli acquerelli.

 

Cercai un corso, alla fine confrontando programmi, prezzi e orari, scelsi la triennale di Illustrazione della Scuola Superiore D’Arte Applicata Del Castello Sforzesco di Milano.

 

Ad ottobre 2012 iniziai a frequentare le lezioni serali e con esse iniziò anche una nuova fase del mio percorso artistico.

 

(continua)